PROGETTO

Esac sta portando avanti due interessanti progetti che coinvolgono 14 donne disoccupate e un gruppo di lavoratrici intenzionate a migliorare il loro ruolo: per ripartire più forti dopo il fermo temporaneo indotto dalla crisi pandemica e per contrastare il gender gap.

L’emergenza socio-sanitaria da Covid-19 ha determinato una brusca battuta d’arresto per l’intera economia, colpendo in modo maggiore il comparto del terziario e i propri lavoratori. Gli eventi in atto hanno inoltre aggravato uno scenario che già prima della pandemia era critico, vale a dire il gender gap che penalizza le donne, sia in termini di retribuzione che di possibilità lavorative. Lo confermano anche i dati del recente report delle Nazioni Unite dal titolo “The impact of Covid- 19 on Wowen” ci sono molte meno donne che lavorano (il 63% nella fascia 25-54 anni contro il 94% degli uomini) e, quando lavorano, hanno uno stipendio minore. Inoltre, si stima che il gender gap, già fin troppo accentuato, una volta conclusa la fase di emergenza subirà un ulteriore peggioramento e che per le donne sarà ancora più difficile investire nella propria professionalità.

E’ in questo scenario che interviene Esac Spa (l’ente che opera nel campo della Formazione per Confcommercio Vicenza), con due progetti a favore delle donne: il primo “L1-Women pit stop: strumenti e modelli per le donne che tornano a correre" coinvolge 14 donne disoccupate (codice1172-0002-526-2020); il secondo, “L2- Women go! Creatività e talento al femminile nel circuito del lavoro” (codice 1172-0001-526-2020) si rivolge al personale femminile di 33 aziende del commercio turismo e servizi del territorio vicentino.

Entrambi i progetti hanno preso il via a fine 2020 e continueranno per tutto il 2021 e si muovono nell’ambito della Dgr 526 del 28/04/2020 “Il Veneto delle donne. Strumenti per la valorizzazione dei percorsi professionali e per la partecipazione al mercato del lavoro”.

L’espressione “pit stop”, mutuata dal mondo automobilistico, sta a indicare una sosta per “fare rifornimento di carburante e cambiare le gomme”, ovvero recuperare forze ed energie per tornare “in pista” più forti di prima. In vista di questo traguardo, l’attività formativa di Esacrivolta alle donne disoccupate/inoccupate riguarda soprattutto la comunicazione digitale e le conoscenze per gestire progetti di e-commerce, ovvero le competenze attualmente tra le più richieste dalle imprese del commercio e dei servizi. La pandemia ha infatti accentuato la ricerca di nuove aree di creazione di  servizi al cliente, come le vendite on line, il click&collect, il delivery at home, ecc., che utilizzano gli strumenti digitali.

Il gruppo coinvolto è formato da 14 donne, di diversa età ed esperienza professionale.  Prima della formazione mirata alle nuove conoscenze digital, tutto il gruppo ha svolto le attività previste dal progetto riguardanti il personal branding e i corsi su come individuare le opportunità occupazionali nel mercato del lavoro, così come per riacquistare la fiducia in se stesse e motivarsi. Le attività formative che si stanno svolgendo in questo periodo entrano, invece, nel cuore del progetto con percorsi specifici, come i corsi “Test drive: il Social Media Marketing” e “Uscire dal box per la ripartenza: l’e-commerce”. Una volta conclusa la fase di formazione (200 le ore previste), a inizio aprile, ogni partecipante inizierà la fase di tirocinio in azienda (480 ore), con la possibilità in futuro di far parte definitivamente dello staff.             

L’altro progetto “Women Go! Creatività e talento al femminile nel circuito del lavoro” si rivolge a donne già inserite in contesti lavorativi, ma che ambiscono comunque a migliorare il loro ruolo. In questo caso viene svolta attività formativa e di consulenza specifica, sia individuale che in gruppi da 3 fino a sei partecipanti, attraverso percorsi in ambito di “ Sviluppo delle competenze e valorizzazione dei talenti”; “Assessment nella prospettiva del cambiamento organizzativo e dell’adozione di modelli di lavoro agile”; “Trasferimento delle competenze digitali”.  Lo scopo è promuovere l’empowerment femminile e favorire la permanenza delle donne nel mercato del lavoro, agendo a sfavore del gender gap ancora troppo accentuato, nonché quello di agevolare la ripartenza delle imprese fornendo alle donne lavoratrici strategie innovative che possano rispondere in modo concreto ai cambiamenti richiesti dallo scenario emergenziale attuale.

In pratica, come per l’altro progetto, si tratta di favorire una presenza nel mondo del lavoro equamente distribuita tra uomini e donne, disegnando orizzonti in cui competenze, merito e talento siano gli unici elementi premianti per la carriera. Il tutto in contesti, anche manageriali, in cui le donne possano davvero essere protagoniste del rilancio dell’economia del Paese.

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